IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Realizzare la società post-incenerimento e generare nuova occupazione. Casadei: “Un’altra gestione dei rifiuti è possibile, ora”

4-riduzione-rifiuti2Il futuro è bruciare sempre meno rifiuti, fino ad arrivare alla soglia dello zero, e recuperare e riciclare sempre di più. Ce lo chiede l’Unione europea, indicando elevati obiettivi di riduzione dei rifiuti, e ce lo suggeriscono alcuni Comuni virtuosi, tra i quali quelli dell’Unione forlivese dei Comuni, che stanno sostenendo la transizione dal sistema attuale a quello del prossimo futuro. Un futuro in cui gli impianti di smaltimento (inceneritori e discariche) dovranno sempre più essere residuali e i rifiuti trattati principalmente attraverso impianti di recupero. Questa è la società post-incenerimento cui anche la Regione Emilia-Romagna deve guardare a partire dal Piano di gestione dei rifiuti in corso di elaborazione e che l’Amministrazione del Comune di Forlì, in rete con gli altri comuni del territorio, sta cercando di realizzare.

Il piano regionale deve individuare interventi finalizzati al contenimento della produzione alla fonte: questo significa incentivare azioni volte ad ampliare la durata della vita dei prodotti, a privilegiare processi di produzione più efficienti e virtuosi e a orientare le scelte dei cittadini consumatori verso prodotti e servizi che generino una minor quantità di rifiuti. Oltre a questa importante azione, il Piano – come indica il Documento preliminare approvato nelle scorse settimane – mira ad arrivare entro il 2020 al 70% di raccolta differenziata.

Ciò che più conta, oltre alla quantità, è tuttavia la qualità della raccolta; a tal proposito il piano fissa a 60% la quantità di carta, metalli, plastica, legno, vetro e organico da avviare a riciclaggio. Queste risorse costituiranno nuova materia prima per avviare nuove filiere di recupero e di economia del riciclo, in grado di generare nuove imprese e nuova occupazione. Un ulteriore elemento su cui il piano dovrà investire è quello relativo al trattamento della frazione di rifiuto che residua dalla raccolta differenziata, ovvero il Rifiuto Urbano Residuo, che rappresenta il 30% del rifiuto urbano.

È importante attivare processi che portino ad un ulteriore recupero di circa il 50% di questa frazione di rifiuto, riducendo ulteriormente la necessità di ricorrere allo smaltimento, con evidenti vantaggi ambientali. L’aumento della raccolta differenziata e del materiale avviato a recupero offrirà al mercato una crescente quantità di materie prime seconde e di materiali che anziché generare costi e problemi ambientali, dovuti al loro smaltimento, apriranno nuove opportunità.

Questo processo virtuoso potrà generare infatti nuove attività imprenditoriali, posti di lavoro e risparmio di materie prime, di energia e di emissioni clima alteranti. Dunque è molto importante, come suggerisce il Documento preliminare al Piano regionale di gestione dei rifiuti, che si pensi ad un Piano strettamente collegato ad un’idea di sviluppo e di società, che fa dell’economia verde nelle sue molteplici forme un asse strategico. A questo deve accompagnarsi – come prevede la proposta di legge regionale sui rifiuti attualmente al vaglio della Commissione Ambiente e di cui è relatrice il consigliere regionale Sel-Verdi, Gabriella Meo – un sistema di tariffazione puntuale che premi i comportamenti più virtuosi.

Ciò può finalmente rendere concreta un’altra modalità di gestione dei rifiuti: che superi – entro un tempo di transizione piuttosto breve – il modello degli inceneritori (e quello di Forlì potrà così essere chiuso di qui al 2020) e che, mediante una gestione in house su scala di distretto territoriale e non più necessariamente legata alle multiutility, consenta ai Comuni di investire in economie ad alta qualità tecnologica e rispettose dell’ambiente.

La via indicata dai Sindaci del territorio forlivese, che vede il pieno sostegno delle Associazioni ambientaliste, dimostra per davvero che un’altra concezione dei rifiuti è possibile: una preziosa risorsa, nel pieno rispetto della salute e in grado di avere effetti positivi sul piano occupazionale.

 

Thomas Casadei
Consigliere regionale Pd
Commissione “Territorio, Ambiente e Mobilità”

 

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Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

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(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)