IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Rendiconto gennaio – dicembre 2012

Le azioni per ricostruire

 

Il 2012 è un anno che si pone, nelle pagine della storia del nostro Paese, come uno spartiacque tra quello che è stato un periodo di assoluto caos e quello che tutti ci auguriamo possa essere il momento della rinascita, della ricostruzione, nel segno di un’Italia più giusta e aperta al futuro.

La grave crisi che pervade ancora il nostro Paese, e che lo ha profondamente cambiato, non accenna ad arrestarsi e l’attività istituzionale in seno all’Assemblea legislativa dell’anno appena passato si è concentrata quasi totalmente su azioni di sostegno rivolte a famiglie, giovani, persone, lavoratori ed aziende in difficoltà.

Sono molte le azioni intraprese dalla nostra Regione per cercare di far fronte alle difficoltà generate dai pesanti tagli imposti dal governo nazionale; le riepilogo qui di seguito, in estrema sintesi:

–          il “Patto per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, un sistema di crediti a disposizione delle imprese attraverso il quale promuovere l’internazionalizzazione, l’innovazione, la ricerca, il contrasto alla precarietà, la stabilizzazione dei giovani nel mercato del lavoro;

–          i “Provvedimenti per la riduzione dei costi della politica”, con provvedimenti che vanno dall’abolizione dei vitalizi (dal 2015, con la possibilità di rinunciarvi già dal 2013, come ho personalmente fatto), al drastico taglio dei rimborsi per spese di gestione ai gruppi, al taglio delle indennità contrattuali dei Consiglieri, al ridimensionamento dei rimborsi legati alla mobilità;

–          la “riforma delle figure professionali”, per dare risposte concrete ai giovani che vogliono lavorare, ovvero far fronte a una priorità non solo regionale ma dell’intero Paese

–          una grande azione di “sostegno al Welfare” inteso come introduzione del care giver famigliare, come riforma dell’offerta formativa per la fascia 0-3 (per poter permettere alle donne la miglior conciliazione possibile tra lavoro e attività di cura), come borse di studio per permettere a tutti coloro che ne posseggono i meriti di poter studiare e formarsi;

–          provvedimenti specifici in materia di “Riordino Istituzionale”, con particolare attenzione alla realizzazione delle “Unioni dei comuni” e agli incentivi per progetti di fusione: si tratta di strumenti fondamentali per poter permettere agli enti locali di mantenere viva la loro identità e vitalità e di rafforzare la loro capacità di offrire servizi di qualità e opportunità, anche nuove.

 

Il 2012 è stato anche l’anno della nascita della nuova Commissione regionale per la promozione della piena parità tra donne e uomini, un contesto che mi vede impegnato come componente attivo e consapevole del molto lavoro che ancora oggi si deve fare per garantire la piena parità di genere e contrastare tutte le forme di discriminazione. Parallelamente al lavoro in questa commissione è proseguito il mio impegno nella III Commissione, “Ambiente Territorio e Mobilità”, e quello nella Commissione V “Lavoro, Scuola, Formazione professionale, Cultura, Turismo, Sport” (ove ricopro il ruolo di capogruppo per il gruppo PD).

 

Il 2012 è stato, per la nostra Regione, anche un anno di grandi calamità naturali, dalla grande nevicata che ha colpito la Romagna (il “nevone”) al terremoto che tra il 20 e il 29 maggio ha ferito una parte dell’Emilia: sono state situazioni che hanno visto impegnate tutte le istituzioni in azioni di sostegno immediate e del tutto straordinarie. I cittadini emiliano-romagnoli hanno reagito, insieme, con grandissima umiltà e forza a questi accadimenti.

Tutto questo è avvenuto senza perdere di vista o mettere in secondo piano temi importanti quali la lotta alla criminalità organizzata e alle infiltrazioni mafiose, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente (dalla necessità di espandere le energie rinnovabili ad una nuova visione della gestione dei rifiuti), la mobilità sostenibile (con particolare attenzione al mondo dei cittadini pendolari) e le nuove economie che, a partire dalle realtà sempre più in rete dei GAS, stanno generando distretti dell’economia solidale (DES) e nuovi stili di vita sostenibili e imperniati su una concezione solidale e fiduciaria delle relazioni. Un’attenzione particolare ho cercato di mantenere poi sulle politiche relative al paesaggio, ai mondi della cultura e del turismo, nonché su quelle legate alla valorizzazione della creatività e della conoscenza.

Tutte queste azioni sono frutto di un proficuo dialogo con i territori, con i cittadini, con il mondo delle associazioni e delle organizzazioni sociali, alla ricerca di risposte concrete, e condivisi, rispetto a bisogni manifesti.

L’intento di questo mio piccolo rendiconto è dunque quello di continuare a coltivare queste forme di dialogo instaurate con le parti sociali e il territorio, con i cittadini impegnati nelle loro diverse attività, entro una comune prospettiva di valorizzazione, umile e paziente, della partecipazione attiva e consapevole.

 

 

“I numeri”: RIEPILOGO degli IMPEGNI ISTITUZIONALI, POLITICI, CULTURALI dell’anno 2012:

 

Presenze a sedute istituzionali, presso il Consiglio regionale: 122.

Partecipazione ad appuntamenti prettamente istituzionali, sul territorio regionale: 36

Iniziative politiche e politico-istituzionali, sul territorio regionale: 67

Iniziative e incontri culturali, sul territorio regionale: 25

Partecipazione a riunioni di organismi PD: 27 [selezione; non sono inserite le decine di riunioni del Gruppo assembleare PD, almeno una a settimana, e le decine di riunioni periodiche del coordinamento politico regionale PD]

 

Sono esclusi da questi impegni gli incontri informali o istruttori – che avvengono quotidianamente – con colleghi consiglieri e assessori regionali, rappresentanti di istituzioni e organizzazioni sociali, associazioni, singoli cittadini, nonché incontri specifici relativi a gruppi di lavoro tematici connessi agli ambiti delle commissioni nelle quali sono impegnato.

 

Totale complessivo degli impegni “formalizzati” ai quali ho partecipato: 277

Left Right
 
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, ci son quelli che lottano più giorni e sono più bravi, poi ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi, infine ci sono quelli che lottano tutta una vita...essi sono gli indispensabili!

(Bertolt Brecht)

E' felice colui che sa dare senza ricordare ed è capace di ricevere senza dimenticare

(Che Guevara)

Non possono esistere i "solamente uomini", gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti

(Antonio Gramsci)

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)