IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Anniversario Via Emilia. Casadei: “Programma di iniziative per valorizzare aspetti storici e paesaggistici di una delle strade più famose d’Italia”

emilia

“Promuovere – d’intesa con IBC (Istituto per i Beni artistici culturali e naturali), Soprintendenza e con i musei civici archeologici e la rete degli enti locali – un programma di iniziative regionali e territoriali che diano risalto alla Via Emilia nella ricorrenza di 2200 anni dalla realizzazione, valorizzandone il ruolo e gli aspetti storici, culturali e i riflessi sociali ed economici”. È quanto chiede una risoluzione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa. Per il Gruppo assembleare del Pd è intervenuto il consigliere regionale Thomas Casadei, capogruppo in commissione Cultura, Turismo, Scuola, Formazione, Lavoro e Sport, che ha illustrato le ragioni di adesione del suo raggruppamento.

«La nostra regione è l’unica in Italia a prendere nome dalla via consolare più dritta mai costruita dai Romani: da Rimini a Piacenza – illustra Casadei –. La Via Emilia fu realizzata nel 187 a. C. dal console Marco Emilio Lepido, da cui prende il nome, e nonostante oggi dell’antico tracciato siano rimaste solo poche tracce, talvolta ne vengono riportate alla luce di nuove, durante scavi e lavori. Le attività di ricerca e scavo sono garantite negli anni dalla Soprintendenza archeologica statale dell’Emilia-Romagna, mentre i musei civici archeologici della nostra regione, insieme a quelli nazionali, svolgono una costante valorizzazione del patrimonio proveniente dalle realtà urbane di età romana e della via Emilia».

«Su questa strada ha viaggiato e viaggia la cultura della regione, che la posizione geografica ha reso cruciale e aperta ad assorbire esperienze e fenomeni storici da ogni dove – dice il consigliere -. La valorizzazione della via consolare ha trovato sempre attenzione da parte della Regione, innumerevoli sono le mostre fotografiche legate al paesaggio, alle architetture urbane, alle problematiche urbanistiche, al riuso degli edifici».

Una per tutte «la mostra fotografica realizzata da uno dei maggiori fotografi italiani, il bolognese Nino Migliori, molto apprezzata in Europa ed in tutte le sedi istituzionali ove è stata esposta. Anche nell’EXPO di Siviglia del 2000, il tema portante scelto dalla Regione per presentarsi in quel contesto fu la Via Emilia attraverso una mostra storico-archeologica ed il suo catalogo – spiega ancora Casadei -. Come pure per il Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, nel 2011 la partecipazione della Regione alla mostra di Roma dedicata alle regioni, sottolineava il ruolo della strada nella storia e nell’economia della medesima e proponeva nel catalogo uno scritto di Edmondo Berselli che sottolineava il ruolo fondamentale della strada. Ben nota è la tradizione musicale cresciuta su questa strada e che da nome a diversi festival e progetti di spettacoli. Esiste un sito, www.viaemiliaedintorni.it, realizzato in anni recenti dedicato ad itinerari e luoghi della via Emilia e innumerevoli sono, soprattutto sul versante turistico, le proposte e le iniziative legate agli aspetti enogastronomici».

Anche l’Istituto regionale per i beni culturali (IBC), commenta Casadei, «ha sempre avuto tra i suoi temi la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione di tutto il complesso di beni che insistono su questa strada. Proprio l’Istituto ha attivamente collaborato alla quindicesima edizione del Festival del mondo antico di Rimini, dal titolo “Strada facendo”, interamente dedicata alla via Emilia, che si è svolta lo scorso giugno. Ad oggi continua la collaborazione con la soprintendenza archeologica e con la Società editrice Il Mulino con l’intento di creare entro l’anno altri eventi sul territorio legati all’anniversario che coniughino aspetti storico culturali con l’attualità delle risorse, ma anche delle problematiche connesse a questa arteria nell’intento di valorizzarne le eccellenze, ma anche di affrontare le emergenze di carattere artistico, paesaggistico e ambientale».

«Con questa risoluzione chiediamo dunque alla Giunta di proseguire con progetti focalizzati sui luoghi e sul patrimonio della strada – conclude Casadei -. Particolare attenzione potrà essere dedicata a far conoscere questo patrimonio comune ai “nuovi cittadini” della regione, creando così opportunità di integrazione attraverso la storia e la cultura del territorio; all’utilizzo, in maniera sistemica e capillare, dei mezzi informatici per creare ulteriori spazi di approfondimento e coinvolgere le scuole; al sostegno di progetti volti alla realizzazione di video e documentari, concorsi di scrittura e di fotografia mediante i quali rappresentare il rapporto che nelle varie epoche, fino a quella presente, gli abitanti della regione hanno instaurato con questo fondamentale asse viario».

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(Bertolt Brecht)

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senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)