Jacques Maritain e i diritti umani. Fra totalitarismo, antisemitismo e democrazia (1936-1951)

25/01/2015 | Lettura della settimana

JacquesMaritain

Il volume ripercorre una fase fondamentale, ma generalmente “rimossa” dalla storiografia, del pensiero di Jacques Maritain inerente ai diritti umani, riconoscibile nella sua collaborazione con un gruppo di intellettuali cattolici americani nel fondare il Committee of Catholics for Human Rights del 1939. Dagli anni newyorkesi di Maritain emerge un lato inedito del filosofo: la ferma volontà di promuovere una serie di diritti fondamentali che ogni essere umano possiede a prescindere dalla sua conoscenza della “verità” religiosa.
Si mostra così l’evoluzione del pensiero politico di Maritain, che passò da una prospettiva di tradizionale difesa dei diritti della persona, in quanto creatura spirituale e trascendente (subordinati dunque al riconoscimento dei diritti di Dio e della Chiesa cattolica), a una chiara legittimazione storico-teorica dei diritti dell’uomo, universali e inalienabili, affermatisi nel corso dell’età moderna.
È qui descritto, con documentazione inedita, l’itinerario di Maritain dall’antimodernismo del suo primo cattolicesimo alla scopera dei diritti umani, in particolare alla sua partecipazione alla stesura della Carta dei diritti umani delle Nazioni Unite del 1948. È la prima ricostruzione che mostra un Maritain protagonista della storia culturale mondiale.

editore: Morcelliana, Brescia Autore: Daniele Lorenzini Data pubblicazione: 2012 Pagine: 208 ISBN: 978-88-372-2566-7

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