IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

“Petizione per i diritti”. Casadei e Mumolo: “Sì al reato di tortura, no alla legge ex Cirielli e al reato di immigrazione”

Introdurre il reato di tortura, abolire il reato di immigrazione e la legge ex Cirielli: sono questi gli obiettivi molto concreti della petizione popolare lanciata dal PD e sottoscritta, congiuntamente, da Thomas Casadei, consigliere regionale PD, e da Antonio Mumolo, consigliere regionale e coordinatore del Dipartimento Diritti PD Emilia-Romagna, sempre in prima linea nella lotta per i diritti civili.

“Con la richiesta di introdurre il reato di tortura anche in Italia, un tema al centro di una risoluzione approvata lo scorso settembre dall’Assemblea legislativa, la petizione vuole lanciare un segnale preciso sul tema del rispetto dei diritti umani. Sopratutto – affermano i consiglieri – intende dar seguito alle richieste di tante famiglie che in questi anni si sono trovate, loro malgrado, al centro di vicende drammatiche come quelle di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi”.

“La petizione – proseguono Casadei e Mumolo – intende inoltre aprire una riflessione anche sulla ex Cirielli, una legge “devastante”, che nei fatti ha introdotto nuove cause di impunità per i potenti (attraverso la prescrizione breve dei reati, anche gravi, commessi dagli incensurati) e pesanti discriminazioni verso i recidivi anche per reati non gravi, causando l’aumento della popolazione carceraria”.

L’iniziativa del PD chiede inoltre al Parlamento di abolire il reato di immigrazione clandestina, perché, si legge nella petizione “l’immigrazione è irreversibile e è la sfida per il futuro, un terreno su cui si misurerà la nostra capacità di confrontarci con le complesse dinamiche della contemporaneità. La politica dell’immigrazione, in particolare quella messa in atto dai governi di centrodestra, è stata profondamente inadeguata e totalmente sbagliata, per questo occorre invertire la rotta: uno dei compiti che soprattutto il nuovo governo, che auspichiamo sia espressione dell’alleanza di centrosinistra, dovrà affrontare con decisione”.

 

> Firma la petizione online

UNA PETIZIONE PER I DIRITTI

I sottoscritti cittadini elettori chiedono ai parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica di assumere i provvedimenti necessari perché anche in Italia sia introdotto il reato di tortura. La tortura, così come il genocidio, è considerata crimine contro l’umanità dal diritto internazionale. La proibizione della tortura e di altre forme di trattamento o punizione crudele, inumana o degradante costituisce oggetto di molteplici Convenzioni internazionali ratificate anche dal nostro Paese. Esiste, quindi, un obbligo giuridico internazionale ad oggi inadempiuto dall’Italia, ossia l’introduzione del reato di tortura nel codice penale, più volte sollecitato sia dal Comitato sui diritti umani istituito dal Patto sui diritti civili e politici, sia dal Comitato istituito dalla Convenzione europea per la prevenzione della tortura. L’esplicita previsione del reato di tortura costituisce anche un forte messaggio in chiave preventiva. Significa chiarire con nettezza quali sono i limiti dell’esercizio dei pubblici poteri rispetto ad esigenze investigative o di polizia. L’introduzione del reato di tortura costituisce, quindi, un adeguamento della normativa interna a quella sovranazionale, colma le lacune del diritto interno e costituisce un’ulteriore norma a garanzia dei diritti umani di tutti i cittadini.

Chiediamo, inoltre, la modifica del codice penale in materia di recidiva. L’attuale condizione delle carceri italiane contraddice radicalmente l’intento delineato dalla nostra Costituzione e non è più tollerabile. Vi è stata da vari anni una politica della sicurezza incentrata sull’elaborazione di nuovi reati, utili a rispondere a vere o presunte emergenze, sull’innalzamento delle pene per reati di non particolare allarme sociale e sulla contrazione della possibilità di utilizzo delle misure alternative al carcere. Il caso emblematico è rappresentato dalla legge 5 dicembre 2005, n. 251 (cosiddetta legge “ex Cirielli”), che ha, tra l’altro, introdotto limiti alla concessione delle misure alternative alla detenzione ai recidivi reiterati, categoria che ricomprende in sé anche reati per fatti di scarso allarme sociale e spesso distanti decenni nel tempo. Questa legge ha contribuito così a determinare quel drammatico sovraffollamento penitenziario che rende le nostre strutture ormai prossime al collasso. La condizione carceraria in Italia rimane uno dei problemi più acuti all’interno del settore della giustizia e sono necessarie misure che incidano stabilmente sull’assetto complessivo dell’ordinamento penitenziario a cominciare, appunto, dall’abrogazione della legge ex Cirielli.

Chiediamo, infine, di abrogare il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato italiano. L’immigrazione è la sfida del futuro, il terreno specifico sul quale si misurerà la nostra capacità di confrontarci con le complesse dinamiche della contemporaneità. La politica dell’immigrazione, specificatamente quella messa in atto dai governi di centrodestra, appare profondamente inadeguata e totalmente sbagliata. L’immigrazione può e deve essere governata avendo presenti, da un lato, il presente e il futuro della società italiana e, dall’altro, i diritti inalienabili della persona sanciti dalla Costituzione e dalle Convenzioni internazionali. Il Governo Berlusconi ha invece introdotto nel nostro ordinamento nel 2009, con la legge n. 94, il “reato di clandestinità” che comporta, a carico dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio, l’obbligo di denunciare la persona definita come “clandestina”, ovvero il migrante colpevole di non possedere o di avere perduto (suo malgrado e anche temporaneamente) il proprio permesso di soggiorno. Il reato di clandestinità è palesemente incostituzionale, perché punisce la persona in conseguenza non di un comportamento contrario alle norme, cioè non in ragione di quello che fa, ma per il fatto di trovarsi in una condizione personale di difetto di permesso di soggiorno, ovvero per quello che egli è, e non per ciò che fa, in totale e aperta violazione dell’articolo 3 della Costituzione. Chiedendo, quindi, l’abrogazione dell’articolo 10-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, legge cdenusrata anche dall’unione europea, si porranno le basi per una nuova visione della politica nazionale sull’immigrazione.

Lascia un commento

Left Right
 
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, ci son quelli che lottano più giorni e sono più bravi, poi ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi, infine ci sono quelli che lottano tutta una vita...essi sono gli indispensabili!

(Bertolt Brecht)

E' felice colui che sa dare senza ricordare ed è capace di ricevere senza dimenticare

(Che Guevara)

Non possono esistere i "solamente uomini", gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti

(Antonio Gramsci)

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)