Casadei e Mumolo: “No netto ad un governissimo PD PDL. Serve un congresso straordinario”
“Siamo contrari alla strategia complessiva che il Partito Democratico ha tenuto nel percorso di scelta del Presidente della Repubblica ed esprimiamo la nostra indignazione per i 101 “grandi elettori” del PD che non hanno votato Prodi senza esprimere la propria opinione durante la riunione dei gruppi e che hanno preferito colpire a freddo dietro la segretezza del voto”. Così i consiglieri regionali PD Thomas Casadei e Antonio Mumolo.
“Non è possibile aspettare – proseguono i consiglieri – e chiediamo che vengano immediatamente avviate le procedure per un Congresso straordinario per discutere in maniera ampia e profonda del futuro del PD: un partito che potrà rinascere se e solo se sarà capace di adottare metodi di consultazione costanti dei propri iscritti ed elettori e medesime regole e stili di condotta in tutto il Paese, a partire da una solida visione etica dell’agire politico”.
“Ribadiamo la nostra netta contrarietà ad una alleanza politica con Berlusconi, la Lega e Scelta Civica, e chiediamo che venga urgentemente convocata l’Assemblea Nazionale del Partito perché i suoi componenti possano esprimersi sul futuro governo. Il governo, a questo punto legato al modo in cui si è scelta la rielezione di Napolitano, dovrebbe essere composto da ministri che non siano eletti o dirigenti di partiti politici. Tale governo potrà avere esclusivamente una missione breve e di scopo, al fine di varare pochi provvedimenti urgenti – sottoposti alla discussione e al vaglio dell’intero Parlamento – a cominciare dalla legge elettorale. Dopo questa breve fase – concludono Casadei e Mumolo – nuove elezioni rappresentano una necessità al fine di riportare chiarezza ed efficacia in un quadro politico frantumato dalle recenti elezioni e vicende di questi ultimi giorni. Nuove elezioni che dovrebbero riportare al centro una dimensione effettivamente parlamentare della nostra democrazia”.
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Finalmente i NUMERI delle Quirinarie:
i voti espressi sono stati 28.518, così ripartiti: Gabanelli Milena Jole: 5.796, Strada Luigi detto Gino 4.938 – Rodotà Stefano: 4.677, Zagrebelsky Gustavo: 4.335, Imposimato Ferdinando 2.476, Bonino Emma: 2.200, Caselli Gian Carlo: 1.761, Prodi Romano: 1.394, Fo Dario 941.
No comment!
Sono convinto che se alle quirinarie avessimo votato anche noi elettori del pd, Rodotà avrebbe preso una valanga di voti. Mi dispiace, perchè in questo particolare momento di disagio che vive la nazione, un difensore della costituzione e dei diritti civili come Rodotà, sarebbe stata una risposta apprezzata da molti.
@thomascasadei in direzione stanno dicendo il contrario
Bravo Thomas!
Ottimo. Voi siete il mio PD.
e verso i 970 che non hanno votato rodotà?
Rodotà era il candidato ideale. ma il modo in cui è stato trattato Prodi è altra cosa, assurdo dal punto di vista di chi sta nel PD.
Altrettanta indignazione per quelli che non hanno votato Marini. Marini era un candidato eccellente ma il modo in cui è stato trattato è assurdo dal punto di vista di chi sta nel PD.
bravo thomas
non concordo su Marini, non c’era un accordo e il dissenso era ampio, a tutti i livelli.
Thomas, io ho sentito vari esponenti de Pd, anche deputati: Rodotà non è stato votato per due motivi: primo perche’ c’era la macchia di Grillo, secondo perche la corrente cattolica del Pd non vede di buon occhio la persona di Rodotà per le sue prese di posizioni del passato. Questo è il sunto che credo tu sappia, ma non vuoi dire.
chiarissimo. era bene esplicitare, ma questo è secondario. perchè 101 non hanno votato Prodi? e chi sono?
e poi oltre a questo nel post si parla di altre cose, collegate.
Con Marini si è votato e deciso. Non credo che se il candidato ci piace allora votare in segreto contro la decisione del partito è un dissenso criminale ma se il candidato non ci piace allora il dissenso è comprensibile se non auspicabile.
dissenso espresso ampiamente in discussione e mancavano altri – circa 200. non scherziamo. i casi, come tutti riconoscono, sono nettamente diversi.
Eh no Maruzio. Su Marini c’era quasi la metà dei grandi elettori che si è espresso in dissenso; è stata forzata la manop portando comunque in parlamento il suo nome (non si poteva aspettare la seconda votazione, o la terza? Con il risultato che si è visto.
prodi votato all’unanimità e poi 101 hanno mentito votando contro. sono quelli che esultano per accordo con PDL. e bona.
E chi non era per la candidatura di Marini lo ha detto pubblicamente e cosi si è comportato. Diverso è dire in assemblea “Voto Prodi! (all’uanimità) e poi fare il contrario.
Esatto, come dice Punti. Poi se non ho capito male Franceschini ora vuole espellere a destra o a manca, diventate il partito quasi democratico.
siamo quelli delle occasioni mancate
Seguita cosi thomas, vorrei mirarli da presso quei 101 grandi elettori pd che hanno impedito ad una grande speciale persona come romano prodi di essere il presidente della repubblica, sono basito e sconcertato per ciò che è accaduto nei giorni scorsi,ero all’estero e sono rientrato venerdì sera,ebbi l’opportunità di trascorrere qualche decina di minuti nella piazza antistante al palazzo montecitorio,c’era un’atmosfera tesissima,sui volti dei presenti, e di quelli di mineo,fava c’erano rabbia e delusione, e costoro dialogavano in diretta davanti alle telecamere di rai due.Feci molta fatica per non piangere.
Avete sostenuto alle primarie, accompagnato Bersani e il PD fino alla sconfitta del 24 Febbraio e oggi come i famigerati 101 lo state mollando, dove pensate di accasarvi?
Molti di quelli che in direzione hanno votato Marini poi l’hanno impallinato. Sono uguali a quelli che hanno impallinato Prodi. Quelli poi che due volte hanno votato all’unanimità per un candidato condiviso poi non hanno votato Marini perché era un candidato condiviso sono ancora peggio. Idee poco chiare.
Invece quelli che non hanno votato Marini, nonostante che la proposta Bersanbi fosse stata approvata dal 65% dei votanti, cosa sono, degli eroi?
Marini non era affatto condiviso, nel Pd e neppure in Sel. i due casi sono nettamente diversi. idee poco chiare. e comunque errori a catena.
Napolitano, invece, era condiviso ?
Extrema ratio, arrivati a quel punto si.
Ma quella e’ altra fase. Drammatica.
Bravo Thomas!! Condivido appieno tutto ciò che hai scritto in questi giorni “turbolenti”. Ancora sono scioccato per la mancata scelta di Rodotà, non si trattava di pensare alla corrente cattolica, ma a ciò che la persona poteva dare al paese. La macchia di grillo? Ma scusate, abbiamo vinto con poco più di un terzo delle votazioni. Con qualcuno bisognava accordarsi e dire di no a grillo equivale ad una sola alternativa, la più sbagliata. Dopo la pugnalata su Rodotà, pensando di aver fatto un brutto sogno, ecco pronto il colpo di grazia con la vicenda Prodi e la discarica dei 101. Iscarioti. Almeno ora possiamo prendere coscienza, capire e ricominciare.
Quale è la soglia di condivisione. Se è condiviso sopra il 70% allora i franchi tiratori sono dei traditori mentre se è condiviso sotto il 70% i franchi tiratori sono persone che pensano con la loro testa ed esprimono un sano dissenso?
Altro piccolo particolare. Forse Marini non era condiviso in tutto il PD (ma la maggioranza lo ha approvato). Ma la direzione per due volte ha dato mandato all’unanimità a Bersani di trovare un candidato condiviso non nel PD ma con il PDL (vi ricordate? Candidato condiviso con il PDL ma MAI al governo con il PDL). Ora non è che il candidato condiviso lo sceglie il PD e poi dice agli altri votatelo che questo è il candidato condiviso. Non funziona così. Dalle consultazioni era uscito il nome di Marini (ottimo). Coerentemente con il mandato all’unanimità della direzione bastava votarlo.
Non scherziamo! Il testo e’ chiaro e il dissenso su una linea politica lo esplicitiamo a viso aperto. I 101, infami, hanno detto una cosa e poi fatto un’altra.