Hate speech e discriminazione Un’analisi performativa tra diritti umani e teorie della libertà

12/04/2020 | Lettura della settimana


Nell’epoca dell’inasprimento dei toni della comunicazione (non solo politica) verso un utilizzo sempre più insistente di espressioni discriminatorie fondate sull’appartenenza a gruppi in situazione di vulnerabilità, è importante chiarire di che cosa si parla quando si utilizza l’espressione ‘hate speech’.
I diversi significati di quello che negli ultimi tempi si definisce ‘discorso d’odio’ possono essere ricondotti a unità in base a una lettura integrata del diritto internazionale dei diritti umani e delle categorie giusfilosofiche e filosofico-politiche ad esso sottese.
Nel volume si propongono due diverse analisi dell’hate speech a partire da due teorie della libertà e della performatività, recuperando alcune riflessioni della filosofia del linguaggio applicate alla questione della natura e degli effetti del discorso d’odio. Si delineano così due diversi modelli di intervento istituzionale a tutela delle vittime di tale fenomeno, i quali rispecchiano a loro volta due modi distinti di intendere la discriminazione e il diritto anti-discriminatorio.
 
Leggi la scheda del libro

Editore: Mucchi, Modena
Autore: Alessandro Di Rosa
Pagine: 237
ISBN: 978-88-7000-838-8
Anno di pubblicazione 2020

Archivi